(Critica della ragion pura)
Kant non vede lo spazio come "attributo della materia" ma come una sostanza a sé, del tutto indipendente da essa. Lo considera come un "contenitore", una volta vuota, che ora ospita in sè la materia e i fenomeni, e di conseguenza procura le sensazioni all'uomo.Per Kant la scienza che riesce a rappresentare lo spazio è la geometria, i cui giudizi sono sia sintetici, poichè derivano da calcoli, sia aprioristici, in quanto universali.
Afferma che lo spazio non può derivare dall'esperienza perchè essa presuppone l'esistenza dello spazio.
Lo spazio quindi non è né una realtà oggettiva né semplice relazione tra oggetti, ma è una forma della nostra mente, uno strumento con cui organizziamo i dati proveniente dall'esterno.
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